Teff, il fieno estivo di altissima qualità
Il Teff, cereale senza glutine ben noto per le qualità nutrizionali della granella, è una pianta dai moltissimi pregi che può essere utilizzata con diverse finalità. Negli ultimi anni anche in Europa questo cereale si sta facendo largo come pianta foraggera. Il suo utilizzo in ambito zootecnico, che negli Stati Uniti è già ampiamente diffuso da decenni, è in continua crescita e ciò è dovuto sia agli ottimi valori nutrizionali che riesce a garantire che ai numerosi vantaggi che offre in termini agronomici e produttivi.
Il Teff è una pianta a basso fabbisogno idrico e con grande resistenza alle alte temperature, pertanto può essere coltivato anche in secondo raccolto (viene anche definito “loietto estivo”) ed è in grado di garantire fino a tre tagli in una stagione. Il suo stelo sottile e la foglia molto fine lo rendono molto appetibile ed il suo fieno è molto apprezzato da tutte le tipologie di bestiame, in particolar modo bovini ed equini (per i cavalli è considerato un foraggio “premium”).
Il periodo di semina varia in base all’area geografica, nelle aree più meridionali d’Europa (Sud Italia e sud della Spagna) può essere seminato a partire da fine marzo-inizio aprile fino alla fine di giugno, spostandoci verso nord il periodo utile per la semina si sposta in avanti e tende a ridursi. Nella fascia compresa tra il centro-nord Italia ed il sud della Francia il periodo di semina del teff da foraggio va indicativamente da fine aprile a metà luglio.
In caso di semine tardive, che normalmente avvengono dopo un primo raccolto, può essere necessario un intervento di irrigazione dopo la semina. Infatti, anche
se il Teff riesce a sfruttare in maniera molto efficiente l’umidità del terreno, in piena estate, con giornate molto lunghe e temperature altissime, può avere difficoltà nella prima fase di vita.
L’accrescimento della pianta è molto rapido, il primo sfalcio avviene tra i 45 ed i 60 giorni dall’emergenza, in semine tardive il ciclo è normalmente più corto grazie alle temperature più alte. Gli sfalci successivi al primo avvengono ogni 35-45 giorni. Su terreni irrigui il teff è in grado di garantire tre sfalci, negli allevamenti estensivi il terzo sfalcio viene solitamente dedicato al pascolo, nelle aree più meridionali d’Europa, su terreni irrigui, si riescono a fare anche quattro sfalci. La produttività non è altissima, in ogni modo si riescono a produrre dai 1.500 ai 2.000 Kg/Ha di sostanza secca per ogni sfalcio, su terreni irrigui si riescono a raggiungere i 6.000 Kg a stagione.
Dal punto di vista agronomico il teff è considerata una pianta rustica grazie alla sua capacità di adattamento a quasi tutte le tipologie di terreno, alla sua capacità di competere con le infestanti ed alla resistenza alla siccità ed alle alte temperature. Per far sì che la pianta esprima al massimo le proprie potenzialità e riesca a far valere il proprio carattere di rusticità è però necessario effettuare delle lavorazioni perfette in fase di presemina e di semina. Come tutti i semi minuti (ed il teff è veramente piccolissimo) la preparazione del letto di semina e la semina devono essere fatti ad opera d’arte, il terreno deve avere una buona umidità (questo aspetto può non essere così importante su coltura irrigua) e la temperatura del terreno non deve essere inferiore ai 16°C. La profondità di semina deve essere di circa 0,5 cm ed in ogni caso non superiore ad 1 cm, si consiglia una rullatura prima della semina per evitare che il seme scenda troppo in profondità.
Perché le grandi aziende zootecniche
scelgono il Teff come foraggera?
- Pianta a rapido accrescimento (2-3 sfalci estivi)
- Semina anche in secondo raccolto
- Resistenza a siccità e alte temperature
- Ottima appetibilità e qualità nutrizionali
- Ideale per fieno, insilato e pascolo
Lo sfalcio deve essere effettuato ad un’altezza di almeno 10 cm da terra per favorire la ricrescita della pianta per gli sfalci successivi. Nonostante si tratti di una pianta a bassa esigenza idrica, un’irrigazione dopo ogni sfalcio garantiscono risultati sicuramente migliori e tempi di accrescimento più brevi.
Anche dal punto di vista nutrizionale il teff è in grado di garantire prodotti per l’alimentazione zootecnica di alta qualità, sia se utilizzato per fieno che sotto altre forme, come insilato o pascolo.
La prima importante caratteristica del teff è la sua appetibilità, che fa sì che il bestiame lo preferisca a molti altri tipi di foraggio, ma ancora più importanti sono i valori nutrizionali. Il fieno di teff, comparato con quello prodotto da altre piante annuali estive, ha mostrato valori notevolmente superiori sia in termini di qualità che in termini di produzione di latte. Di seguito una tabella con i valori nutrizionali medi del fieno di teff:
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Basandoci sulle informazioni disponibili in letteratura, su risultati di ricerche effettuate soprattutto negli USA e su quanto abbiamo potuto osservare e constatare da quando abbiamo iniziato a lavorare sul teff, dobbiamo dire che il valore di questa pianta per un’azienda zootecnica è veramente rilevante, e non solo dal punto di vista qualitativo, ma anche economico. Il teff è infatti in grado di fornire foraggio di altissima qualità nel periodo estivo consentendo anche la semina in secondo raccolto. Ma vi è un aspetto ancora più importante che abbiamo potuto apprezzare chiaramente nel 2023 quando ad inizio estate molte aziende hanno dovuto fare i conti con fieni primaverili di pessima qualità a causa delle continue ed eccessive piogge. Il teff è stata la salvezza di molte di queste realtà, che in una situazione complicata hanno seminato in secondo raccolto riuscendo a garantirsi un fieno di ottima qualità per affrontare la campagna 2023-2024.